Introduzione
Il progetto in oggetto ha come scopo il raddoppio della tratta esistente Codogno – Cremona – Mantova relativamente alle tratte:
• Lotto 1 da Codogno (km 0+000 LS) a Cavatigozzi (km 22+159 LS)
• Lotto 2 da Cremona (km 27+330 LS) a Piadena (km 55+286 LS)
• Lotto 3 da Piadena (km 55+286 LS) a Mantova (km 89+557 L) è previsto in altro Progetto, con lavori di prossimo avvio.
I lotti oggetto di questo Dibattito Pubblico sono il Lotto 1 e il Lotto 2.
La tratta compresa tra Cavatigozzi e Cremona non è oggetto di intervento di opere civili di sede in quanto già a doppio binario, mentre gli interventi di raddoppio del Lotto 3 da Piadena (km 55+286 LS) a Mantova (km 89+557 L) sono previsti nell’ambito di altro Progetto, attualmente in iter procedimentale. Tale tratta è stata attivata nel 2015 e ha consentito di aumentare le potenzialità del tratto di linea in comune al traffico regionale e ai traffici destinati ai raccordi industriali allacciati alla stazione di Cavatigozzi.
L’obiettivo commerciale alla base del progetto di raddoppio è creare le condizioni per l’incremento della regolarità sulla Milano – Mantova ed un suo potenziamento.
In quest’ottica, il Progetto prevede la realizzazione della nuova sede ferroviaria a doppio binario, la realizzazione dei relativi nuovi impianti ed apparati tecnologici e di trazione elettrica, nonché i seguenti fondamentali interventi di:
• soppressione di tutti i PL di linea tramite realizzazione di opportune nuove opere sostitutive.
• adeguamento della tratta agli standard prestazionali previsti per il traffico merci;
• riqualificazione delle Stazioni e dei PRG di Codogno, Acquanegra Cremonese, Cavatigozzi, Cremona, Piadena e Torre de Picenardi – e il rifacimento dell’allaccio per Brescia;
• adeguamento banchine e binari delle fermate intermedie di Maleo, Pizzighettone, Ponte D’Adda, Torre dei Picenardi e Gazzo Pieve San Giacomo.
Per il Lotto 1, tratta Codogno – Cavatigozzi, è previsto un raddoppio in stretto affiancamento, da eseguirsi in interruzione prolungata di esercizio ferroviario dovuto al fatto che il binario esistente viene demolito e ricostruito in sede, rendendone l’altezza compatibile con le nuove esigenze normative idrauliche.
Per il Lotto 2, tratta Cremona – Piadena, il raddoppio è invece programmato con tratti in variante, da eseguirsi in concomitanza con l’esercizio ferroviario sul binario esistente. Questo approccio, nelle parti in variante, comporta la realizzazione di un doppio binario e la dismissione di alcuni tratti di binario esistente (tratte all’esterno delle fermate/stazioni). Successivamente alla realizzazione della nuova sede di raddoppio, l’esercizio viene spostato sul nuovo binario in modo da poter dismettere e demolire il binario esistente.
In particolare, la riqualificazione e l’adeguamento di stazioni e fermate prevede la valorizzazione dei fabbricati viaggiatori storici, la rifunzionalizzazione e l’ottimizzazione dei PRG secondo quanto prescritto dalle STI PRM e il miglioramento dell’intermodalità, attraverso la riorganizzazione e riqualificazione dei parcheggi e degli accessi tenendo conto dei Criteri Ambientali Minimi.
Gli interventi di riqualificazione delle aree esterne antistanti i fabbricati viaggiatori comprendono, ad esempio, l’inserimento di almeno uno stallo per le Persone a Mobilità Ridotta nelle immediate vicinanze dei FV, l’aumento di stalli auto per la lunga sosta, l’inserimento di nuovi stalli riservati al kiss&ride, nuovi stalli moto, stalli bici e predisposizione di uno stallo bus in ogni fermata/stazione.
Lungo la tratta, verranno realizzate numerose opere d’arte connesse agli interventi, tra cui, un nuovo viadotto ferroviario (a due binari) sul Fiume Adda, sull’impronta del ponte esistente, all’altezza del comune di Pizzighettone, lungo la tratta Codogno – Cavatigozzi e due nuovi ponti, uno per il superamento di una strada nella tratta Codogno – Cavatigozzi, l’altro per il superamento di un canale idraulico nel Lotto 2.
L’intervento, nel suo complesso, grazie all’incremento delle prestazioni della linea, si caratterizza come un potenziamento dei collegamenti regionali e merci attualmente programmati.
Inquadramento geografico
Inquadramento dell’intervento
L’intervento si sviluppa nella bassa pianura lombarda, ad una quota compresa tra i 60 e i 20 metri s.l.m. andando da ovest verso est, per uno sviluppo complessivo di circa 90 km, ed è inserito all’interno del Programma Regionale Mobilità e Trasporti della Regione Lombardia come “Riqualificazione Milano – Codogno – Cremona – Mantova”.
I lotti 1 e 2, oggetto di Dibattito pubblico, hanno una lunghezza complessiva di 50 km.
Sviluppo planimetrico del tracciato Codogno – Cremona – Mantova
Sviluppo planimetrico di dettaglio del tracciato Codogno – Cremona – Mantova
IL PROGETTO DI RADDOPPIO OGGETTO DEL DIBATTITO PUBBLICO È SUDDIVISO NEI SEGUENTI LOTTI:
Lotto 1 da Codogno (km 0+000 LS) a Cavatigozzi (km 22+159 LS)
Lotto 2 da Cremona (km 27+330 LS) a Piadena (km 55+286 LS)
Inquadramento del Progetto nella rete ferroviaria della Lombardia (Fonte: RFI)
La strategicità dell’infrastruttura
Il progetto di raddoppio Codogno-Cremona-Piadena si inserisce nella rete infrastrutturale della Lombardia, una delle più sviluppate in Italia, con il maggior numero di viaggiatori e grado di utilizzo dell’infrastruttura da parte del trasporto pubblico locale, e all’interno di un programma di molteplici interventi di miglioramento della rete, già capillare, che riguardano collegamenti sia locali che interregionali.
Pertanto la tratta riveste un ruolo fondamentale nel collegamento di Milano con la direttrice per Mantova e nel raccordo e interconnessione delle altre linee complementari con i poli delle linee fondamentali.
L’opera, strategica per il sistema multimodale lombardo, rappresenta un’opportunità per costruire territori policentrici e sostenibili incrementando il trasporto ferroviario, favorendo lo shift modale e la neutralità climatica.
La strategicità del Progetto si fonda sull’importanza stessa della linea e sulla possibilità, derivante dal progetto di raddoppio, di consentire migliori servizi passeggeri e merci, aumentando l’accessibilità del territorio al servizio ferroviario e traguardando gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra espressi dalla comunità internazionale e dagli indirizzi dell’Unione Europea.
Il Progetto si trova nel quadrante a maggiore densità di collegamenti Ten-T in Italia, attraversato dal corridoio mediterraneo e scandinavo-mediterraneo e servito da 3 aeroporti della rete Ten-T core e 2 della rete comprehensive, raggiungibili con combinazioni di treno e bus in circa 2 ore.
In questo senso, il Progetto permette un aumento dell’accessibilità al sistema trasportistico intermodale di area vasta.
Grazie agli interventi previsti, la realizzazione del Progetto contribuirà, quindi, ad offrire un servizio collettivo di trasporto capace di garantire qualità uniforme, sicurezza, rapidità ed efficacia nei collegamenti, perseguendo i seguenti obiettivi di sostenibilità:
miglioramento degli attuali collegamenti ferroviaria in termini di velocità e regolarità della circolazione e maggiore integrazione con i poli della rete logistica;
-mitigazione dei cambiamenti climatici e aumento della resilienza ambientale e idraulica dell’infrastruttura;
-aumento dell’accessibilità e della fruibilità del territorio, grazie alla riqualificazione di stazioni e fermate e alla messa in sicurezza degli attraversamenti ferroviari.
Infatti, il Progetto si inserisce in un programma di molteplici interventi di miglioramento della rete, già capillare, che riguardano collegamenti sia locali che interregionali. La posizione della tratta la rende fondamentale per gli spostamenti passeggeri e merci (non AV) tra l’area metropolitana milanese e il quadrante Bergamo-Brescia, a Nord, e la provincia di Mantova e l’Emilia-Romagna, in particolare gli avamposti di Parma e Fidenza, a Sud.
Il Progetto contribuisce agli scenari di sviluppo della rete nel Piano commerciale di RFI 2023. La tratta è infatti tra gli interventi propedeutici alla realizzazione di un servizio veloce a 60 minuti tra Milano Centrale e Mantova prevista dal Protocollo tra RFI e Regione Lombardia. Nel Piano, i raddoppi delle tratte “consentiranno a regime l’aumento della regolarità della circolazione, la riduzione dei tempi di percorrenza e l’incremento della capacità sull’intera linea che permetterà l’introduzione sia di un nuovo modello di esercizio potenziato per i servizi passeggeri di medio e breve raggio che per i servizi merci. Sarà inoltre migliorata la fruibilità degli impianti da parte dei viaggiatori”.
Il Progetto si trova nel quadrante a maggiore densità di collegamenti Ten-T in Italia, attraversato dal corridoio mediterraneo e scandinavo-mediterraneo, e servito da 3 aeroporti della rete Ten-T core e 2 della rete comprehensive, raggiungibili con combinazioni di treno e bus in circa 2 ore. In questo senso, il Progetto permette un aumento dell’accessibilità al sistema trasportistico intermodale di area vasta.
Grazie agli interventi previsti, la realizzazione del Progetto contribuirà quindi ad offrire un servizio collettivo di trasporto capace di garantire qualità uniforme, sicurezza, rapidità ed efficacia nei collegamenti, perseguendo i seguenti obiettivi di sostenibilità:
- miglioramento degli attuali collegamenti ferroviari in termini di velocità e regolarità;
- mitigazione dei cambiamenti climatici e aumento della resilienza ambientale e idraulica dell’infrastruttura;
- aumento dell’accessibilità e fruibilità del territorio, grazie alla riqualificazione di stazioni e fermate e alla messa in sicurezza degli attraversamenti ferroviari.
Figura 1-8 -Inquadramento del progetto nella rete dei corridoi europei Ten-T
Tempi di realizzazione
Il cronoprogramma indica i tempi di realizzazione del Lotto 1 (Codogno-Cremona) e del Lotto 2 (Cremona-Piadena), rispettivamente di 1.634 gnc e di 2.733 gnc, e con 1.204 gnc di attività del Lotto 1 in ombra delle attività del Lotto 2, per un tempo totale di 3.163 gnc.
I due lotti non sono indipendenti, poiché il progetto prevede che l’inizio delle attività di costruzione del lotto 1 possono iniziare solamente dopo l’attivazione del raddoppio, relativo al lotto 2, della tratta Cremona-Villetta Malagnino.
Gli approfondimenti successivi di progetto permetteranno di affinare e dettagliare il livello progettuale, consentendo di ottimizzare i tempi di esecuzione dei lavori.
In particolare, nella fase di progettazione esecutiva, l’appaltatore potrà effettuare una ulteriore ottimizzazione in funzione delle sue caratteristiche organizzative e delle modalità costruttive che utilizzerà per la realizzazione delle opere.